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Terre di Siena, i Pulcini 2003 dell'Orione Voghera superano per 4 a 3 il Green Team in finale

I Pulcini 2003 del Cs Orione Voghera nella giornata conclusiva del torneo Terre di Siena 2013. Da sinistra (in piedi): il mister Vittorio, Luca, Lorenzo, Tommaso, Matteo, Antonio e il dirigente Francesco Mantineo. Inginocchiati: Pasquale, Mattia, Giuseppe e Alessandra. In finale i nostri ragazzi si sono aggiudicati il terzo posto battendo 4-3 il Green Team Chianciano in una partita memorabile che sembrava non finire più.
Il torneo è iniziato venerdì 29 marzo, con la sfilata inaugurale. Sabato i Pulcini biancorossi hanno incontrato il Roncalli e il Green Team. Domenica l'Arona e - nella finale per il terzo posto - di nuovo la formazione di casa.
Sono stati tre giorni intensi, quelli vissuti nella località termale in provincia di Siena. Tre giorni di grandi emozioni, in un'atmosfera carica di attese com'è nella natura del calcio. Sul prato verde dello stadio dove si è disputato il torneo fra scrosci di pioggia e rare occhiate di sole, si è compiuto un rito tanto caro al dio Eupalla, fatto di azioni fulminee, scatti in profondità, recuperi affannosi, tiri e parate.
La coppa conquistata dai nostri Pulcini è stato il giusto coronamento di due giorni di calcio allo stato puro. Grazie Alessandra, Antonio, Giuseppe, Lorenzo, Luca, Matteo, Mattia, Pasquale e Tommaso. E grazie di cuore al mister Vittorio e al team manager Francesco che ha saputo tenere unito il gruppo, con una dedizione non comune ma soprattutto con la levità e la delicatezza dei veri leader.
A questo link ho pubblicato un album con alcuni scatti rubati qua e là durante la manifestazione. Chi ne avesse di ulteriori me li può inviare tramite email: li pubblicherò quanto prima.
E ora concedetemi un ritaglio di spazio che mi sento di consumare con la solita vena polemica del cronista. Gli unici grandi assenti al torneo di Chianciano sono stati gli arbitri. I ragazzi, infatti, giocavano con l'autoarbitraggio: una trovata della Federazione che dimostra in ogni occasione di non reggere. Alla fine i falli più evidenti (e spesso più cattivi) originano il calcio di punizione. Ma quella miriade di imprecisioni e scorrettezze (piccole e talvolta grandi) di cui le partite abbondano, finiscono per passare in fanteria. A svantaggio dei giocatori fisicamente meno prestanti. Chi si ricorderà che il fallo e l'arbitro destinato a sanzionarlo sono stati inventati proprio per proteggere i più esili dai calciatori tutti muscoli e potenza? Basta conoscere la storia del football per saperlo. Ma qualcuno di quelli che scrivono e (purtroppo) riscrivono le regole del pallone l'avrà letta?

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